lunedì 15 ottobre 2012

Se siete sovraccariche, è colpa vostra

Federico Rampini su D di questa settimana sostiene chele donne hanno "da una parte il carico di incombenze professionali, esigenze di mariti, badare alla casa, accudire figli e genitori anziani. Mi fa ridere. Perché questo sovraccarico non è di tutti, non è anche degli uomini? Gli uomini non hanno figli, lavori, case e genitori? Mi si dirà che faccio la finta tonta de non voglio vedere che la realtà è che gli uomini non accudiscono genitori e figli, non fanno le faccende domestiche. Allora io rispondo: e chi si accompagna a uomini che vi scaricano tutto sulle spalle? Voi. E quindi ve lo meriterete pure, di essere cariche di incombenze, perché ve le siete prese. Ieri ero a casa del mio amico Teo. ha una moglie e una bambina di tre anni. Il pranzo lo ha cucinato sua moglie, mentre lui mi intratteneva e badava alla figlia. Hanno rigovernato assieme. Poi lui ha preparato la cena alla bambina. Lei è un medico, lui un intellettuale. Lei ha scelto un uomo che sapesse che la casa è di entrambi, e che i figli si fanno in due. E' stressante per tutti pensare alla casa (necessario, per non vivere in un porcile) e al lavoro (per mangiare e magari realizzarsi) e stare accanto ai figli (li hai fatti, vorrai goderteli), ma deve essere uno stress per tutti, al di là del gender. E mi scandalizza che ancora si stia qui a dire che le donne hanno più peso degli uomini. Al di là ragazze che non ve l'ha prescritto il medico di riprodurvi. Io non l'ho fatto e per ora la salute mi conserva, ma gli uomini moderni non sono così. Aiutano in casa. Certo, magari le donne non dovrebbero dare per scontato che loro fanno tutti, perché chiunque, vedendo che l'altro si occupa di tutte le incombenze, si impigriscono. Penso solo che se iniziassimo a dare per scontato che gli impegni familiari e domestici sono di tutti, magari si dovrà smettere di ricordarselo e le donne la pianteranno di voler fare le perfette casalinghe e le donne in carriera accompagnandosi da uomini che non hanno le loro stesse necessità.

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