mercoledì 4 settembre 2013

Quella nazista di Peppapig

Di recente ho letto un articolo che trattava del valore educativo di peppapig, quel cartone inglese che ogni tre parole scoreggia dal naso. dapprima mi sono chiesta il perché della necessità di scrivere un pezzo sul valore educativo di un cartone per bambini di tre anni. cioè, ci sono cartoni per treenni in cui si sbudellano i micetti o si fa sesso a quattro? pleonastico dire che la storia è vista dal punto di vista di peppa in cui gli adulti fanno cose incomprensibili e il tempo scorre in modo strano. meglio chiarire che tutte le famiglie di peppapig, in particolare la famiglia di peppapig, sono tradizionali. non ci sono figli di divorziati o separati, o bambini rimasti orfani. lo si dice chiaro sin dal primo istante "la mia famiglia sono io, george, papaàpig e mammapig". sono cresciuta con cartoni tradizionali che propugnavano a volte una visione della vita anche un po' nazista (e poi c'era, di contraltare, il chaos di lamù), seppure quando io avevo tre anni non esistevano i cartoni animati per bambini così piccoli e il massimo per un infante era vedere i monciccì. credo nel valore educativo dei cartoni animati per treenni, seppure non conosca cartoni per treenni con un valore educativo altro che supposto o fatto trapelare. come quelle tipe che ti fan capire che se le scopassi sarebbe fantastico, fattostà che poi non te le scopi mai. dipende sempre da che visione hai del tuo figlio ideale. se è bravo e composto e tenerello come peppapig, o se parla inglese, o se fa ragionamenti complessi e usa parole un po' più che basiche, se ha la mente aperta o suona uno strumento. un bambino si immedesima in ciò che guarda. un bambino senza papà si immedesima in peppapig, e non normalizza la sua tra l'altro normale situazione familiare. persino desperate housewives è più a la page di peppapig, ragazzi. non solo, se un bambino attraverso un cartone che ama vede situazioni diverse: personaggi di varie etnie o religioni, e con famiglie differenti, aiutano il bambino a non guardare più queste realtà con diffidenza. da questo punto di vista peppapig è un cartone nazista, conservatore, in linea con quel che veniva proposto ai bambini dieci anni fa, come se la televisione per l'infanzia non avesse fatto alcun passo avanti... alcuni genitori hanno sostenuto che i bambini non ci vedono nulla, nella famiglia dio peppa, solo che è UNA famiglia. come se questo cartone non la ritraesse come LA famiglia. il mondo è di peppa, quel che fa peppa è bello e normale al contempo. qualcosa tipo pubblicità del mulino bianco, da desiderare e invidiare. è l'ideale. e se anche è vero che i bambini reali stanno in famiglie reali in cui mamma e papà litigano (altra cosa che manca a peppa e a tutti i cartoni finto educativi: la verità), poi non si sentirebbero frustrati che a casa dei majali nessuno litiga. quando mi confronto con i genitori su questo tema, mi salta soprattutto agli occhi come per loro i bambini siano un manipolo di cretini. per i genitori, i bambini non deducono nessun messaggio da ciò che vedono. per i bambini - secondo i genitori - quel che vedono in tv non è un sistema per capire e conoscere il mondo. è solo qualcosa di ricreativo, fine a se stesso, come mangiare la torta. al che capisco perché per molti italiani sia vero che berlusconi è un perseguitato dai comunisti e dalla giustizia italiana.