giovedì 28 novembre 2013

Non essere suitable per un rapporto di coppia

come si fa a spiegare quello che si prova? forse partendo dal senso di banale struggimento che ti coglie quando senti una canzone strappalacrime alla radio che ti colpisce al cuore ma in un modo che é altro. che magari parti a pensare al tuo amore che non è con te e la malinconia di lui ti prende alla gola come un borseggiatore di strada o come un padrone che vuol tenere a modo il cagnolino' vieni, andiamo! ' lui non è con te e quante cose vorresti confessare o solo vorresti vedere i suoi occhi ogni giorno più verdi o trovare rifugio tra le sue braccia accoglienti. poi ti prende il senso di solitudine. sin qui tutto normale. ma a mano a mano che la canzone anche un po' tamarra procede ecco che arriva il vero amaro. il sapere- netto, chiaro- che tu non vai bene per lui. il capitano del milan ha detto a una rivista patinata che sposa la sua fidanzata col cognome da centro sociale veneto perché lei gli dà stabilità. perché lei é una certezza. la me di pochi mesi fa avrebbe detto' perché lei é 'na palla' . quando scrivo 'sti pezzi di gossip ultimamente sto male e non solo perché mi sento stanca frustrata incalzata ma anche perché partono percorsi di autoanalisi che la classica consumatrice di questo materiale manco s' immagina. mi sono detta' ecco perché'. e lo chiedevo ad a. ma come fai a portare avanti una convivenza? un rapporto é una cosa difficile ti mette sempre davanti ai tuoi fallimenti. e lui ha detto'a un certo punto è più difficile tornare indietro che andare avanti'. e io ho capito che a quel punto io non ci sono mai stata né mai ci sarò. perche io sono burrasca. e nessuno costrusce nella burrasca. non credo di essere incostante. io amo in modo indefesso anche gli ideali o gli amici. non li lascio. ma faccio drammi, sono passionale, grido, mi dispero e piango. una pazza isterica. minaccio abbandoni cui non credo un solo secondo e mi riprometto cose faccio minacce che non ho neanche pensato. nessuno può pensare di costruire qualcosa con me perché io faccio venire il mal di testa. pure a me. io sono molto innamorata. non lo ero mai stata. ma come dici che ami? non lo so. sempre nelle riviste una diceva che ami quando non vedi fine alla storia. io amo anche per questo. a volte credo di amare anche perché la persona che ho scelto è l' unica cosa bella che vedo nella mia vita. allora mi dico che é una cosa malata. solipsistica. egoistica. é la mia droga. nel senso di eroina. fa lo stesso effetto. io non vorrei essere amata così. e spero di non amare così. ma temo di farlo. lui é il mio sollievo. il mio faro. la mia coscienza. ma questo significa che io non ho più né sollievo né faro né coscienza? io so che lo amerei anche se li ritrovassi in me. e che lo amerei meglio. ma forse non so avere più di un faro una coscienza. so che non si può amare così che una persona non può essere tutto ciò che hai. un tempo pensavo non potesse per chi ama ma ora penso non sia giusto per chi è amato. lo si carica di responsabilità e di compiti. si diventa un impiego e un impegno. 'io voglio tu la mattina mi cerchi. ma non perché devi. voglio che tu lo voglia. se non lo vuoi, allora che senso ha? ' dico. e lo penso. e poi penso che se lui non vuole ma allo stesso tempo non vuole me allora o non ama. o non ama come amo io. o semplicemente devo accettarlo e non farmi domande. perché un altro problema che ho è che non capisco le esternazioni di affetto diverse dalle modalità mie. non ci riesco. stanno sempre lì a mordermi il cuore. e allora mi dico basta vattene stai sola. ma come faccio? come fai quando sai che hai trovato un uomo di valore incommensurabile? che ride e gioca e ti protegge e ha un' intelligenza lucida un cuore palpitante un coraggio caldo e una mente pura? la canzone prosegue e tu ti rendi conto della tua inadeguatezza. lui ti muove delle critiche che ti colpiscono nella pancia. e lo fanno perché sono vere.perché tu sei egoista e non gli stai accanto e chiedi chiedi chiedi e non vuoi vedere come sta o cosa gli serve non vuoi guardare e non riesci a dire la tua opinione senza farlo sempre essere una recriminazione. sei come le donne che hai sempre criticato. tu lo sai dove sei e dove devi andare. ma ti prende un impeto che cade a valanga distruggw tutto te per prima.sai che gli fai male. sai che come dice lui siete molto molto molto molto molto lontani. che gli stai rovinando il sesso- e non capisci perché ma comprendi che per lui anche quello é un compito- lo stare insieme il chiamarti. che quando vuole far pace tu lo accogli disperata. che sei sempre infelice. che ti senti inadeguata. che lo fai sentire inadeguato. che tu sai per filo e per segno tutte le cose belle ma sei talmente stanca e infelice e con una clessidra sulla testa- non é il tempo che hai a disposizione, ma il sapere che finisce- che ti fa pensare' non sprecare non sprecare' ed é quando l' orologio viene dimenticato e la stanchezza anche che arriva la magia che vi tiene assieme. ma per il resto? stai distruggendo la tua ragione di vita, l' uomo che adori. sai che devi andare via. regalargli la normalità e togliere adrenalina dal pacco. togliere stress ridare calma. che tu sei nociva. ma non riesci ad andartene. e questo ti innervosisce ancora di piu. sapere che resti per fare male.

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