domenica 9 marzo 2014

Adolescenti puttanelle Borromeo vs Ferrari

Beatrice Borromeo e Margherita Ferrari si sono gettate in questo confronto sulle 14enni che perdono la verginità come se fosse (o nel caso della ferrari non fossero) un fenomeno sociale. io non ne so nulla di adolescenti, nulla. ma lo sono stata. anche trent'anni fa le ragazze a 14 anni volevano perdere la verginità. poi non è detto lo facessero con il primo che capitava e quindi se la dovevano tenere ancora per un po'. quando hai 14 anni hai voglia in primo luogo di essere amata. da qualcuno complementare a te che ti sopporti ti coccoli e ti adori. che non esiste. non esiste nel mondo reale figurati se esiste quando sei adolescente. il tuo corpo è un casino e fare sesso per te - nell'idea astratta che hai - è celebrare questo corpo sfigato che hai. un po' hai voglia di trombare così da disinnescare il corpo, un po' ti terrorizza farti vedere e concederti. vorresti essere baciata e toccata come nei film. mica lo sai che non è come nei film. girls ai tempi non esisteva. in più adolescenti è uno schifo. non piace a nessuno. di solito però gli adolescenti non vogliono tornare indietro - non era bello quando contavano ancora meno di adesso. vogliono essere grandi quando nessuno potrà dir loro cosa fare e staranno a folleggiare con gli amici tutta notte. nell'idea del futuro degli adolescenti non esiste il lavoro. essere adulti è: fumare bere drogarsi fare notte in giro scopare guidare la macchina. nei limiti del possibile si sperimenta quanto più si può per sentirsi alla pari con quelli che danno gli ordini e non capiscono un cazzo. quindi non capisco. la verginità era un peso ieri come oggi. chi se la conservava vedeva le altre come puttanelle. e quindi? dare delle puttanelle a quelle che si fanno tutti, o molti, o in ogni caso più di quanti me ne faccio io è una visione da femmina, che sta ad indicare che la parità tra sessi è molto lontana. e trovo triste davvero che il punto centrale dei due articoli alla fine sia questo. penso che la questione sia che la volevi perdere trent'anni fa come oggi, ma che oggi è più facile. i ragazzi sono di media meno controllati, hanno più attività parascolastiche, escono la sera (cosa che trent'anni fa i 14enni non facevano), i genitori tendono a dar loro più indipendenza, come se questa, da sola, bastasse a dar loro giudizio o a farli crescere. gli anni passano e se a 12 anni nel 1900 eri pronta al matrimonio, ora a 22 sei come un'infante (di media!). e io credo che l'atteggiamento che sempre più genitori hanno verso i figli ne abbia una certa responsabilità.

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