giovedì 1 dicembre 2011

diario di una prossima disoccupata

la mia storia sono io che cambio lavoro dieci anni fa perché un quotidiano emergente e giovane mi chiede di collaborare e io inizio il lavoro in redazione per 700 euro al mese.
ora sono io, con il giornale in cassa solidarietà da un anno, con patto sindacale che imponeva la mia assunzione ad aprile, io che ad apri,e ho firmato un contratto che è sparito e continuo ad essere un cococo che resterà per strada senza nessun ammortizzatore sociale perché non vengo messa in regola, e scopro che manco i contributi da cococo l'azienda mi ha creato, dal 2006 ad oggi.
questo sono io, che cerco di far capire al mio direttore la mia rabbia e la frustrazione e il senso di impotenza e vengo bollata come rompicazzo o delirante o ci sono problemi più gravi. più gravi di me senza stipendio da quattro mesi con mia mamma che mi paga l'affitto e la prospettiva che se il viceministro malinconico non fa un regalo alla mia azienda resterò senza nulla. che faccio la giornalista dal '97 e ora ho 37 anni e chi mi assume più a far che, che non so fare altro o almeno non l'ho mai fatto?
come me ce n'è tanti di voi, depredati del futuro a un'età in cui il futuro non dovrebbe far più così paira come quando di anni ne avevi 25. e invece resterò adolescente per sempre, senza pensione, dato che alla mia età non ho un euro di contributo, senza prospettive, senza poter fare nessun minimo investimento, una casa, un viaggio vero, una macchina. figurarsi un figlio. a tirare a campare. a prendere il tonno che costa meno quando fai la spesa alla sma. a sentirmi come se dattorno non ci fosse nulla perché non posso aver paura della mancata pensione, se ho paura anche solo di domani. e quando i miei non potranno aiutarmi più?

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